Giovedì 11 Marzo 2021

Rebreather - miti e leggende

di Aldo Ferrucci

Molte sono le domande che regolarmente mi vengono poste quando sono in barca con altri subacquei in circuito aperto o quando durante le fiere o le conferenze parliamo di questo tipo di attrezzature.
Questo dimostra che l'interesse intorno a questo tipo di immersioni stia aumentando, ma troppo spesso si trovano notizie non vere o informazioni false e/o tendenziose spesso rilasciate da cosiddetti esperti, che forse non hanno mai usato un rebreather nella loro vita. Nella mia carriera di istruttore rebreather da oltre 20 anni ho avuto allievi di ogni genere, dai principianti ai subacquei tecnici più esperti, in tutte le condizioni ambientali, dalle calde e limpide acque tropicali alle fredde e torbide acque dei laghi alpini.

Cercherò di usare questa esperienza per rispondere a queste domande e fare un po' di chiarezza sull'argomento rebreather.

- Il rebreather è adatto a tutti?
Il rebreather è adatto a molti ma non a tutti. Ma pensare che sia destinato solo ad una élite di subacquei non è corretto. Direi che ogni subacqueo che si occupa correttamente della sua attrezzatura personale, può tranquillamente essere un buon subacqueo rebreather.
Certamente coloro che pensano che le attrezzature possano essere prese, usate, riposte senza nessuna cura particolare, non sono adatti non solo al CCR (Rebreather Circuito Chiuso) o SCR (Rebreather Circuito Semichiuso) ma alle immersioni in generale.

2021-03-17-rebreather-ferrucci-1- Mi piacerebbe fare un corso rebreather ma è troppo complicato.
Visto dall'esterno, sentendo le voci che corrono intorno al rebreather, questo può apparire un'attrezzatura complicata e difficile da usare, a volte addirittura comparata a pilotare un aereo.
Ritorno alla risposta precedente: il rebreather richiede sicuramente alcune cautele nella sua preparazione e un pò di attenzione durante il suo utilizzo, ma niente di così eccezionale. La check list che viene fornita richiede pochi minuti per preparare correttamente e con sicurezza la propria unità e durante le immersioni le procedure sono poche e semplici, anche in caso di immersioni tecniche. Praticamente tutti coloro che avevano questo dubbio prima di frequentare il corso, si sonno ricreduti una volta acquisite le giuste tecniche e procedure.

- Preparare il rebreather richiede troppo tempo
Per preparare correttamente un rebreather al suo utilizzo sono necessari normalmente una decina di minuti, e parlo di farlo con attenzione e sicurezza. È possibile che diverse persone impieghino molto più tempo, non perché sia assolutamente necessario, ma perché occuparsi del proprio rebreather fa parte del piacere dell'utilizzo di questa attrezzatura. Mi ricordo che quando correvo in motocross, passavo tutta la settimana a pulire, sistemare, riparare, aggiornare il mio mezzo, per poter correre 1 o 2 volte nel week end.
Ma il tempo passato faceva parte di un piacere generale nell'utilizzo della mia moto.

- La manutenzione è complicata e costosissima
Questa domanda affermazione non è corretta. La buona manutenzione ordinaria di un rebreather consiste nel sciacquarlo correttamente con acqua dolce pulita dopo ogni uso; regolarmente effettuare una semplice disinfezione che avviene aggiungendo uno specifico prodotto liquido o in pastiglie all'acqua di risciacquo; eventuale lubrificazione degli o-ring se necessario e basta.
La sostituzione del materiale assorbente si effettua ogni 3/5 ore a seconda del modello (costo circa 12 euro). Ogni 2 anni è necessaria una revisione più approfondita, il cui costo cambia in funzione del tipo di rebreather, ma che è di circa 150/200 euro. Quindi non molto differente dalla revisione di erogatori, jacket e accessori. Unica differenza, la sostituzione dei sensori per l'ossigeno, che deve essere effettuata ogni 12/24 mesi con un costo di 200 euro circa.

- Voglio prima fare il corso trimix in circuito aperto per prepararmi meglio
Sicuramente aumentare la propria esperienza e le proprie tecniche di immersione è importante per ogni subacqueo, in questo caso, però, le immersioni profonde o trimix hanno poco a vedere con le immersioni con il rebreather. D'altra parte una preparazione sull'utilizzo del Nitrox e dell'ossigeno nelle immersioni è un prerequisito fondamentale per partecipare al corso.

- Non faccio immersioni profonde quindi il rebreather non fa per me
Ecco un altro dei preconcetti errati che circolano relativamente alle immersioni con rebreather.
Sicuramente la prima diffusione di questa attrezzatura è avvenuta da parte di quei subacquei tecnici che avevano raggiunto i limiti delle loro immersioni con il circuito aperto e che grazie al circuito chiuso hanno esteso le loro immersioni in termini di tempo e sicurezza.
Ma in seguito l'utilizzo di queste attrezzature si è diffuso a tutti i livelli e molti utenti le usano a profondità ricreative, per il piacere di immergersi veramente nel mondo del silenzio, approfittare al massimo del tempo in acqua riducendo i tempi di eventuali decompressioni, guadagnare in sicurezza respirando una miscela calda e umida (evitando i problemi di ipotermia e perdita di liquidi, fattori che favoriscono la malattia da decompressione), e di poter avvicinare con più facilità la vita sommersa e realizzare il sogno di essere pesce tra i pesci.

- È difficile se non impossibile trovare il materiale assorbente e le miscele necessarie
Se questo era valido agli albori della subacquea CCR e SCR, oggi la diffusione in Italia e all'estero di questo tipo di immersioni, permette di trovare in moltissimi centri sub di tutto il mondo un supporto logistico specifico per le immersioni con il rebreather. Una volta che vi sarete introdotti in questo ambiente vi renderete conto di quante persone lo utilizzano.

- Non è assolutamente adatto per i viaggi
Anche questa è un'informazione errata. Oggi esistono rebreather che possono addirittura entrare in un bagaglio a mano e, come detto in precedenza, nelle maggiori destinazioni in tutto il mondo, potete trovare tutte le attrezzature e il materiale di consumo necessario.

- Io faccio foto o video e non posso stare attento anche al CCR
Da diverso tempo a questa parte, l'utilizzo dei rebreather è richiesto da tutte le produzione televisive e cinematografiche di buon livello. L'utilizzo di un rebreather è sicuramente meno complesso di quello di una attrezzatura fotovideo semi professionale, ma dona enormi vantaggi.
Maggior tempo a disposizione, non è necessario fare pericolose e prolungate apnee, interazione con l'ambiente marino senza paragoni, maggiore sicurezza. Sicuramente, prima di utilizzare il rebreather insieme ad attrezzature video e/o fotografiche, dovrete fare un po' di immersioni per acquisire la pratica e le conoscenze, ed è fortemente
consigliato nei primi tempi domandare a qualche amico con più esperienza di voi, di essere il vostro compagno e aiutarvi nella gestione e controllo delle procedure prima, durante e dopo le immersioni.

- Prima di scegliere il rebreather vorrei fare una prova con 3 o 4 modelli di rebreather diversi
Posso capire che la scelta di un rebreather non sia una cosa facile e richieda attenzione, visto l'investimento di costi e impegno in termini di tempo. A un certo livello, per i rebreather più diffusi, la qualità di costruzione e la sicurezza di utilizzo si equivalgono. Chiaramente ogni modello ha delle caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri, e più adatto ad un utilizzo invece che ad un altro. Provare più rebreather per la prima volta e poter scegliere il migliore, lo posso paragonare a voler scegliere una moto provandola ma senza saperci andare. Durante le prime prove avete tante cose da scoprire e da gestire per cambiare le vostre attitudini del circuito aperto, e non avrete le basi per capire con ragione quale sia il modello più adatto a voi.

Io cerco di consigliare chi si avvicina a questa attrezzatura in base alle sue esigenze, alla sua configurazione fisica, alle sue aspirazioni future, e se ha già dei compagni che fanno immersioni con il rebreather. In base a questo cerco di consigliare il modello che secondo me sia il più adatto, quindi invito il subacqueo a fare il corso e solamente dopo a provare uno o due modelli differenti per comprendere caratteristiche e differenza.
Ricordo che il rebreather perfetto per tutti non esiste, come non esiste l'autovettura perfetta. Le autovetture sono prodotte a centinaia di migliaia di esemplari, con investimenti tecnici e finanziari nemmeno comparabili a quelli investiti per produrre qualche migliaia di rebreather, quindi se non ci sono riusciti i produttori di auto con tutti questi mezzi a fare una vettura adatta a tutti e a tutte le situazioni, come è possibile pensare che esista il rebreather perfetto?
Spero che queste righe possano servirvi a capire qualcosa di più su questo tipo di immersioni e su queste attrezzature. Avvicinatevi a questo mondo senza pregiudizi e convinzioni, al limite un po' di precauzione che non fa mai male e tiene alta l'attenzione e protegge da errori e dimenticanze.


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