Le cose belle dell'Italia, Alessia è una di queste, giovane, sorridente e fortemente determinata. Incarna i valori dello sport e una passione profonda ... è il caso di dirlo ... per l'acqua.
Dall'altra parte del telefono mi aspetta una ragazza in motorino, per fare l'intervista si accosta, mette le cuffiette e iniziamo a parlare. Alessia sorride, la sento sorridere ad ogni domanda anche a quelle seriose e tecniche e questa mi piace.
E: Ciao Alessia
A: Ciao Emanuele, mi sono fermata con il motorino ma si è piazzato un cane vicino che abbaia di continuo (sorride)
E: Tranquilla ti sento bene, hai una voce squillante ma non farti mordere (ridiamo entrambi).
Iniziamo subito, ho visto che hai fatto tante interviste ma quello che mi interessava e dare al lettore un contributo pratico. I tuoi successi sono frutto di un percorso quotidiano e condividere parte di questo percorso oltre che incuriosire può sicuramente servire da stimolo a quanti leggeranno queste poche righe e vorranno divertirsi in Mare con pinne e maschera. Alla consegna del Collare d'Oro del Coni ti hanno chiesto se preferivi Maiorca o Mayol e tu hai risposto Maiorca perché è italiano. E' stata una risposta che mi è piaciuta ma al di là del momento celebrativo e della particolare situazione ti chiedo nuovamente, a quale stile ti avvicini di più?
A: Credo che ci vogliano entrambi, la fisicità di Maiorca e la concentrazione di Mayol. Dedico molto tempo all'allenamento in vasca e non solo ma sicuramente è necessaria una concentrazione massima per poter utilizzare al meglio il mio corpo, gestire l'aria, la prestazione. Si, credo di seguire entrambi.
E: Patrizia Maiorca una volta mi disse che il papà Enzo le faceva salire e scende le scale di casa perché diceva che doveva abituarsi a scalare montagne di acqua. Tu le immagini queste montagne quando risali da oltre cento metri di profondità?
A: In verità non avevo mai pensato a queste montagne di acqua, sono concentrata su di me e allontano tutti i pensieri, sento solo l'acqua che mi accarezza la pelle, ascolto il mio cuore che batte, mi immergo nel mare sentendomi parte di esso. Nella mia mente quando scendo ho consapevolezza di tutto quello che ho fatto e che farò. E' uno stato della mente nella quale so chi sono, dove sono e cosa sto facendo. E' meraviglioso!
E: Alessia un record, un successo anche solo personale senza battere alcun primato è frutto di una quotidianità. Mi incuriosisce il tuo programma di allenamento e le tue abitudini, ti farò una serie di domande in modo da scandire la giornata sportiva sperando sia un contributo utile per il lettore appassionato. Quante ore dormi, a che ora ti svegli e come fai colazione?
A: Dormo 7/8 ore a notte e mi sveglio verso le 8:00. La mia colazione è in funzione dell'allenamento, per le sedute mattutine mangio a colazione una fetta di pane oppure due se sono piccole con del prosciutto crudo e una tazza di the. Questo mi da energia per affrontare l'allenamento che inizia verso le 9:00 9:30.
E: Non mangi dolci, biscotti?
A: I dolci non mi piacciono molto, una colazione salata mi appaga di piu e mi da le giuste energie ma questo chiaramente è l'equilibrio che ho trovato per me, consiglio sempre di seguire le indicazione del proprio allenatore e nutrizionista.
E: Com'è strutturata la tua seduta di allenamento?
A: Ogni seduta di allenamento e composta da due parti, inizio in palestra e poi scendo in vasca. In palestra inizio il riscaldamento con una cyclette impostandola su 6/7 e poi aumento. In genere faccio circa 30 minuti e poi mi dedico agli esercizi isometrici a corpo libero per l'elasticità muscolare e di resistenza. Durante questa prima parte non mangio nulla, mi idrato semplicemente con acqua se ne ho l'esigenza. Finita la palestra scendo in acqua e mi alleno per circa 2 ore. Gli allenamenti in vasca variano in base al giorno e al programma ma in generale non variano molto dagli allenamenti del nuoto, indosso soltanto delle pinne molto semplici, assolutamente non quelle lunghe (Alessia è categorica su questo punto).
Chiaramente la nuotata è completa cioè facciamo nuoto pinnato con bracciate e anche la virata è come quella nel nuoto pur avendo le pinne poi quando iniziamo ad avvicinarci alle date delle competizioni inserisco anche le apnee. In pratica tutta la mattina la dedico all'allenamento.
E: Mi è chiaro ... e cosa mangi a pranzo dopo una seduta di allenamento?
A: Mangio solo un piatto di pasta, circa 100 grammi e in genere non prendo secondi comunque in generale seguo una normalissima dieta mediterranea.
E: Senti parliamo delle attrezzature, una volta parlando con Stefano Makula mi disse che con i materiali attuali fare i record dei suoi tempi sarebbe stato molto più facile.
A: Sono d'accordo in parte, almeno parlo della mia esperienza diretta. Io uso materiale normalmente in commercio, non sono prototipi e ricordo che poco tempo fa in piscina ho coperto una distanza di 221 metri con delle normali pinne, quando ho messo quelle in carbonio sono riuscita a fare pochi metri in più segno che sicuramente l'attrezzatura e i materiali sono importanti ma non cosi tanto. Il record lo fai con l'allenamento, lo studio e la testa.
E: Pinne o monopinna?
A: Assolutamente monopinna. E' la mia specialità e non credo di inserire la quarta specialità con le due pinne. Il monopinna mi permette di usare molti più muscoli e di distribuire meglio lo sforzo muscolare lungo tutto l'asse corporeo.
E: E parliamo di sicurezza. Quale è la tua prima preoccupazione quando vai al mare?
A: La mia prima preoccupazione ed è anche il consiglio che voglio dare a chi ci legge è di non stare mai da soli, di non fare mai apneate da soli senza assistenza. E' molto pericoloso e non ne vale la pena, quando mi capita di stare in acqua e scendere mi mantengo molto al di sotto dei miei limiti. Se si vogliono fare puntate più profonde è necessario organizzarsi per poterla fare con le persone giuste e la logistica adatta. Inoltre mi sento di dire di non spingere mai l'apnea, di non arrivare mai al limite perchè si perde lucidità ed è pericoloso.
E: Confermo quanto dici infatti in diversi record si vede come negli ultimi metri dalla superficie rallenti e aumenti la consapevolezza segno di lucidità.
A: Si ... già in allenamento proviamo tecnicamente la velocità in funzione della prestazione e chiaramente della sicurezza. Se ci sono dei punti da correggere segniamo la profondità e le velocità in modo da apportare delle eventuali correzioni.
E: In pratica come una Ferrari ... Alessia ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso e la tua disponibilità.
A: Grazie a tutta la FIAS e spero di vedervi presto!
Chiudo il telefono con la bella sensazione di aver incontrato una ragazza pulita, simpatica e tranquilla. Una vera campionessa a cui auguriamo, tutti noi, un futuro appassionante e ricco di soddisfazioni.
Alessia Zecchini è una di quelle persone che fanno bene al nostro "Ambiente"!
"Buone bolle" a tutti.
Emanuele Esentato
ALESSIA ZECCHINI ha partecipato ad una delle nostre dirette facebook della serie #figlidiunostessomare https://youtu.be/DS2El7oYesQ
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